mercoledì 30 gennaio 2013

Preparato per cioccolata calda


Immaginate una giornata invernale, fredda, grigia, magari minaccia neve; la sola idea di mettere il naso fuori casa ci sgomenta. Ma il lavoro ci aspetta, incurante delle temperature polari. E allora stoici, vestiti per affrontare una spedizione artica, usciamo. 

L'inverno di Alfons Maria Mucha, dipinto da me su una piastrella di ceramica
 

E mentre siamo fuori in balia degli elementi, chi non vorrebbe avere fra le mani una tazza fumante di cioccolata calda?
Ma non una cioccolata fatta con le bustine già pronte. No, no! 
Una cioccolata fatta con un preparato homemade. :)


Ingredienti: 

180 g di cioccolato fondente 
80 g di cacao amaro 
40 g di zucchero di canna 
90 g di zucchero a velo 
25 g di maizena

Procedimento: 

Per prima cosa tritate il cioccolato nel mixer, avendo cura di azionare la lama a impulsi, in modo da non scaldare il cioccolato. 
Aggiungete quindi il cacao, lo zucchero di canna, lo zucchero a velo e la maizena, azionando sempre il mixer ad intermittenza. 



Preparazione della cioccolata calda: 

Per preparare una tazza di cioccolata calda prendete 3 cucchiai di preparato e fateli sciogliere in 150 ml di latte caldo. Mescolate fino a raggiungere la densità desiderata.


Potete prepararne un bel barattolo e tenerlo nella vostra dispensa. Un pronto soccorso contro il freddo.
Inoltre è un'idea perfetta per un regalo, magari per un'amica golosa: in un bel vasetto come questi è proprio un bel pensiero.


Partecipo al Giveaway di Passione Fotografica  

 

martedì 29 gennaio 2013

Macarons con ganache di cioccolato fondente


Passeggiando per Parigi si vedono tanti macarons nelle vetrine, ordinati, in fila come tanti soldatini colorati, ammonticchiati per gusto in piccole piramidi: verdi, al tea matcha con crema ai pistacchi; al cacao con ganache al cioccolato; al cocco, con ganache di cioccolato bianco... l'elenco potrebbe continuare all'infinito, è un vero trionfo di colori e golosità.


Che sia la tradizione di Ladurée o l'innovazione di Pierre Hermé, il macaron sembra inarrivabile.
Ma è davvero impossibile rifarli nella cucina di casa nostra? Beh, secondo me no!


Prima di iniziare a provare mi sono documentata un pò in rete, e ho letto innumerevoli racconti drammatici e raccomandazioni eccessive che mi hanno un pò spaventata.

Ma dopo aver ricevuto in regalo anche un libro interamente dedicato all'argomento, non avrei potuto temporeggiare ancora a lungo e così mi sono decisa.


Devo ammettere però che mi ero ormai lasciata influenzare dai racconti letti e quindi partivo pensando che non sarei riuscita nell'impresa, e devo ammettere che per questo motivo ho saltato qualche passaggio, ritenendo inutile perder troppo tempo, sicura di un fallimento.
Al primo tentativo non ho passato la farina di mandorle al mixer: è stato un errore perchè i macarons sono venuti bene ma la superficie dei gusci non era molto liscia. Se tralasciamo questo dettaglio il risultato era decisamente buono. 
A quel punto, dopo questo che definirei comunque un risultato positivo, ammetto di aver abbassato la guardia durante il secondo tentativo, il che mi ha portato a non rispettare il tempo di riposo dei gusci prima di infornarli: questo ha fatto crepare la superficie durante la cottura.


Dopo questi due primi tentativi, non completamente negativi, mi sono convinta che i racconti che avevo letto prima di provare erano un pò esagerati, e dopo il terzo vittorioso tentativo mi sento di dire che basta avere qualche piccolo accorgimento per ottenere dei macarons di tutto rispetto, senza bisogno del forno di Ladurée. :)

I punti a cui prestare attenzione sono 5:
  1. passare al mixer la farina di mandorle e lo zucchero a velo per miscelare bene i due ingredienti e polverizzare ulteriormente la farina di mandorle;
  2. rispettare i tempi di riposo prima di infornare i gusci, meglio mezz'ora in più che mezz'ora in meno;
  3. montare a neve fermissima gli albumi;
  4. usare albumi separati dai tuorli qualche giorno prima di preparare i macarons (albumi chiarificati) e conservati un un contenitore a chiusura ermetica in frigorifero;
  5. dopo aver formato i gusci sulla teglia, sbattere quest'ultima su un piano protetto da un canovaccio in modo da lisciare al massimo la superficie dei gusci, eliminando il classico "ciuffo" che resta nelle meringhe quando si stacca la sac à poche  

Ingredienti:(per i gusci)
100 g di albumi chiarificati
125 g di farina di mandorle
225 g di zucchero a velo
30 g di zucchero semolato
1 pizzico di cremor tartaro 

(per la ganache) 

200 g di cioccolato fondente
80 ml di panna liquida
1 cucchiaino di zucchero





Procedimento:


Passate le mandorle in polvere e lo zucchero a velo nel mixer e poi setacciate il composto ottenuto.

Montate gli albumi a neve ferma con il cremor tartaro.

Unite lo zucchero semolato e continuate a sbattere per 2 minuti per chiudere bene gli albumi.

Versate il composto di zucchero e farina di mandorle sugli albumi e incorporatelo con una spatola morbida. Ora con la spatola sollevate l'impasto dal basso verso l'alto fino a che si formi un nastro con il composto.

Ora trasferite l'impasto in una sac à poche con una bocchetta tonda e formate i macarons su una teglia rivesita di carta forno.
Sbattete quindi la teglia su un piano protetto da un canovaccio per lisciare la superficie dei gusci.

A questo punto lasciate riposare i gusci all'aria per almeno un'ora.

Trascorso questo tempo infornateli a 150° C per circa 15 min. Sfornateli e lasciateli raffreddare prima di staccarli delicatamente.


Per la ganache al cioccolato, fondete il cioccolato a bagnomaria. Nel frattempo scaldate la panna con lo zucchero e poi unitela al cioccolato fuso. Mescolate bene e lasciate raffreddare.

Farcite i macarons accoppiandoli a due a due con la ganache nel mezzo. Conservateli in frigorifero per quache ora prima di gustarli.


Bene, a me sembra che stavolta l'obbiettivo sia raggiunto. Voi che ne dite? 
Aspetto notizie dei vostri macarons. :)


Con questa ricetta partecipo alla raccolta di ricette  “Voglia di…” del mese di gennaio
 


E dato che questi macarons sarebbero perfetti come dessert per un pranzo domenicale, partecipo al contest I piatti della Domenica


Con questa ricetta partecipo al contest di Una fetta di paradiso Dolci con farine speciali


e al contest Stasera aperitivo da me 

 

lunedì 28 gennaio 2013

Torta pere e cioccolato gluten free

Se avete una cena importante e dovete fare bella figura, magari con la suocera (eheheh), questa è la torta adatta. Perchè è facile da preparare, quindi nemmeno l'ansia da prestazione che vi mette la suocera può farvela sbagliare, ma allo stesso tempo è molto coreografica, quindi vi farà fare un figurone. :)

In più è gluten free, così la possono mangiare proprio tutti.


Ingredienti:

3 uova
100 g di zucchero
70 g di cacao amaro (Perugina, gluten free)
80 g di burro fuso
150 g di farina (Mix Dolci della Schar)
1 bicchiere di latte
1 bustina di lievito per dolci (vanigliato Bertolini)
4-5 pere mature
1 limone

Procedimento:

Per prima cosa occupatevi delle pere: sbucciatele lasciando il picciolo e togliete il torsolo da sotto, facendo attenzione a non romperle. Bagnatele con il succo di limone, per non farle annerire e conservatele in frigo.

Montate a neve ben ferma gli albumi.
Mescolare la farina con il cacao e il lievito.
Montate i tuorli con lo zucchero, aggiungetee il burro a filo continuando a montare. Aggiungete il composto farina-cacao-lievito e mescolate bene. Per ultimi aggiungete gli albumi montati mescolando dal basso verso l'alto.

Ora, se non avete una teglia rotonda con il fondo amovibile, foderate una teglia normale con abbondante carta forno, deve sbordare di molto dalla teglia, perchè vi servirà per sformare la torta.
Sulla carta forno distribuite a piacere le pere, in piedi, e poi, facendo attenzione a non far cadere le pere, versate il composto nella teglia. Le pere devono sporgere dal composto.
Ora infornate a 180° per circa 40 minuti.

Quando la torta sarà fredda spolverate con zucchero a velo.


Io ho trovato solo pere "enormi" e me ne sono state solo 3.

Allora, avete conquistato la suocera? Fatemi sapere. ;)

Con questa ricetta partecipo al coontest di Una fetta di paradiso Dolci con farine speciali



venerdì 25 gennaio 2013

Fantasia di gamberi

Oggi un'idea semplice semplice per fare i gamberi, anzi 2 ma che si riassumono poi in un solo divertente aperitivo.


Ingredienti:

500 g di code di gamberi
un rotolo di pasta fillo
maionese q.b.
ketchup q.b. 

Procedimento: 

Mettete sul fuoco una pentola con dell'acqua e portate a bollore, quando bolle buttate metà delle code di gamberi, fate bollire per 10 minuti e poi scolateli e metteteli in una ciotola a raffreddare.

Preparare la salsa rosa con maionese e ketchup nelle proporzioni preferite.
Sgusciate l'altra metà di code di gamberi. Srotolate la pasta fillo su un tagliere, sovrapponete 2 strati fra loro facendoli aderire spennellandoli con burro fuso. Tagliate poi delle strisce di pasta e arrotolatele attorno alle code di gamberi che avrete salato e pepato. Spennellate ancora un pò di burro sulla pasta fillo. Rivestite una placca con della carta forno, adagiateci le code di gambero e infornate in forno già caldo a 180 ° per una decina di minuti.
Con la restante pasta fillo rivestite delle formine da muffin per preparare dei cestini. Spennellare con il burro e infornare qualche minuto, finchè non si coloriscono.
Ora assemblate come preferite e buon appetito. :)

Buon we! :)



Con questa ricetta partecipo al contest Stasera aperitivo da me



giovedì 24 gennaio 2013

La fata Trifoglio rosso

Oggi aprirò una parentesi, spero gradita, per parlarvi di una mia grande passione: la pittura su ceramica.
Dipingo da tantissimi anni, 24 per la precisione. Ho cominciato alle scuole medie, così un pò per gioco, seguendo un corso pomeridiano a scuola, e da lì non ho più smesso.
Ho ancora a casa il mio primo oggetto dipinto, una scatola di ceramica, rotonda, con delle rose di macchia. Sul retro la firma, la scritta dipinto a mano e la data: 1989.
A vederlo scritto fa un pò impressione, perchè a me non sembra passato tutto questo tempo.
La casa dei miei genitori è piena di oggetti dipinti da me, quadri, vasi, lampade, piatti, ho persino dipinto le piastrelle della cucina, cosa che a casa mia ho deciso di non fare e sono già pentita.

Questo quadretto è una riproduzione di un acquerello di Cicely Mary Barker, La fata Trifoglio rosso.



E' una piccola piastrellina di porcellana che ho dipinto nel 2009, l'ho fatta inquadrare e la tengo appesa in camera da letto, insieme ad altri due quadri che riproducono altre due fate di Cicely Mary Barker.
Le trovo un soggetto perfetto per la porcellana e vorrei dipingerne ancora. Purtroppo è un lavoro lungo e il tempo è sempre tiranno.

Spero che vi piaccia e in futuro vi mostrerò altri miei lavori.
A presto con altre ricette.


mercoledì 23 gennaio 2013

Un'altra torta di mele...

Ormai si sarà capito che ho una predilezione per le torte di mele.
Da piccola non mi piaceva per niente questo frutto nei dolci, infatti quando mia mamma preparava una torta di mele ne metteva delle fettine solo sopra, con grande disappunto di mio papà, in modo che io le potessi togliere prima di mangiare la mia fetta.
A ripensarci quella torta era davvero buona, l'impasto aveva un gusto particolare, potrei provare a rifarla, devo farmi dare la ricetta...
Forse per compensare la mancanza di mele nella mia alimentazione dolce infantile, ora provo ogni ricetta, perchè mi dico "ha le mele, deve essere buona per forza". :)
Questa mi piace particolarmente, perchè si prepara molto in fretta, ed è B-U-O-N-I-S-S-I-M-A!!! Poi le mele all'interno, tagliate così sottili con la mandolina quasi si sciolgono e diventano un tutt'uno con l'impasto.


Ingredienti:

140 g di farina 00
3 uova
40 g di burro
100g di zucchero
1 cucchiaino di lievito
2 mele 
1 pizzico di sale 



Procedimento:

Sbucciate le mele, privatele del torsolo e tagliatele in 4 spicchi. Poi con la mandolina fatele a fettine sottilissime.

Con le fruste elettriche montate le uova e lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete quindi la farina setacciata, il lievito, il pizzico di sale e il burro fuso.
Dopo aver amalgamato bene, aggiungete le mele tagliate con la mandolina. Mescolate il tutto e versate il composto in uno stampo imburrato e infarinato.
Questa volta ho anche messo delle fettine di mela a guarnizione sopra l'impasto, le ho spennellate di burro fuso e ho spolverato con zucchero semolato.
Infornate a 180° per circa 30 minuti.



 

martedì 22 gennaio 2013

Orecchiette fatte in casa

Che buona la pasta fatta in casa! Ha proprio una marcia in più secondo me. 
A me piace moltissimo avere le mani affondate in un impasto, dolce o salato che sia, quindi amo tantissimo fare la pasta, sia la pasta all'uovo, che altre tipologie. 
Quella che mi dà più soddisfazione però, ma che richiede anche più lavoro, è l'orecchietta.
Perchè comprarle quando con un pò di tempo e un pò di manualità si ottengono delle orecchiette bellissime e buonissime? 



Ingredienti:
 
1 dl di acqua
400 g di farina (ci vorrebbe quella di grano duro ma non l'avevo e ho usato la 00)
1 pizzico di sale




Procedimento:

Formare una fontana con la farina e il sale su una spianatoia e aggiungere l'acqua tiepida. Impastare bene fino ad ottenere un composto liscio ed elastico.
Mettere sotto una ciotola capovolta per non far seccare l'impasto e prelevarlo a piccole quantità per lavorarlo.
Fare dei "salamini" sottili e tagliare dei pezzetti di pasta di un cm circa.
A questo punto strisciare il pezzetto di pasta su un tagliere di legno premendo con la lama di un coltello (senza denti). Prendere il mano la pasta e rovesciarla all'indietro.
Mettete le orecchiette ottenute su un tagliere e lasciare riposare (io le ho lasciate tutta la notte).




Per il sugo:
Io non amo la cipolla, quindi ho messo una padella sul fuoco con un filo d'olio. Una volta che l'olio è caldo aggiungo i pomodori ciliegia tagliati a metà e li appoggio alla padella dal lato del taglio.
Aggiungo sale e pepe e  lascio andare per qualche min. Quando i pomodorini si sono sciolti è pronto. Io aggiungo anche un pò di basilico tritato mentre cuoce perchè mi piace molto.

Ora non resta che far cuocere le orecchiette in abbondante acqua salata e versarle nella padella col sugo con un pò di acqua di cottura. Far saltare in padella e servire a piacere con un pò di parmigiano grattuggiato (io lo aggiungo direttamente in padella così si scioglie e si amalgama).
Sono ottime! 




lunedì 21 gennaio 2013

Paris, je t'aime: sablés "parisiens"

Linea 8, direzione Balard, fermata Chemin Vert, Filles du Calvaire...
Un'estate di qualche anno fa ho passato 20 giorni a Parigi e ci ho lasciato il cuore.
Alloggiavo nel Marais, il 3° Arrondissement, il cuore della vecchia Parigi, a due passi da Place de Vosges, dal museo Picasso, dal Centre Pompidou, in un piccolo ostello gestito da un omino cinese cordialissimo.
Dormivo in una stanzetta al piano mansardato e dall'abbaino potevo vedere i tetti di Parigi.
La sera, spesso, andavo a cena sull'Ile Saint-Louis, in una piccola creperie in Rue des Deux Ponts, la Crêpe en l'Isle.


All'epoca era gestita da due ragazzi, che avevo soprannominato "il biondo" e "il bruno": "Il biondo" serviva a tavola mentre "il bruno" preparava delle galettes de sarrasin da favola.

Sono stata recentemente a Parigi e sono tornata alla Crêpe en l'Isle: il locale non è cambiato per niente, ma "il biondo" e "il bruno" non c'erano più. Avevo davvero sperato di trovarli ancora lì, immutati come il loro locale, nonostante il passare degli anni.
Invece mi sono trovata davanti una giovane ragazza giapponese che, devo dire, toglieva un pò di sapore bohémien alla mia amata creperie.

In questo  mio recente e purtroppo breve soggiorno parigino ero alla ricerca di uno stampino per biscotti a forma di Tour Eiffel. Ho girato i più grandi centri commerciali, dalle Galeries Lafayette ai Grandi Magazzini Haussmann, ma nulla. Sono stata anche da Mora, ma lì avevano solo una versione gigante dello stampo (ma che forni hanno in Francia?!?!?) e quindi sono tornata a casa con l'amaro in bocca.
Successivamente un'amica in partenza per Parigi è stata letteramente supplicata di battere la città palmo a palmo e di non tornare senza lo stampo. 
E finalmente i biscottini a forma di tour sono diventati una realtà. :) 



Ingredienti:

125 g burro ammorbidito a cubetti
125 g zucchero semolato
2 tuorli d'uovo
155 g farina 00
110 g farina di mais fioretto

Procedimento:

Lavorate a crema soffice il burro e lo zucchero. Unite i tuorli, lo zest, le farine e impastate fino a formare una palla; mettetela in frigorifero a riposare per una mezz'ora.
Dopo aver ripreso l'impasto, stendetelo in uno spessore di 1 cm circa.
Tagliate i biscotti con lo stampino e infornateli a 180° per 6-8 minuti.


Ed ecco tante piccole tour tutte da gustare. :)